Quando ho sfornato per la prima volta i maialini alla nutella, l’intera famiglia e gli amici presenti per la prima candelina di mia figlia, sono stati conquistati dall’aspetto buffo, prima ancora che dalla loro bontà.
Quando ho sfornato per la prima volta i maialini alla nutella, l’intera famiglia e gli amici presenti per la prima candelina di mia figlia, sono stati conquistati dall’aspetto buffo, prima ancora che dalla loro bontà.
Ispirata dalla storia di Wonder comincio il nuovo anno con un piatto che ha come ingrediente principale la diversità. Un tema classico che torna continuamente alla ribalta perché genera episodi di discriminazione e di violenza.
Wonder è un libro, diventato un film, che racconta la storia di un bambino affetto da una rara malattia che gli ha reso il viso deforme. Dopo una serie di interventi chirurgici il bambino comincia a frequentare la scuola e deve affrontare il mondo dei “non diversi”, un mondo fatto di pregiudizi perché nel pensare comune la diversità ha un’accezione negativa, quello che non si conosce fa paura e quindi viene rifiutato.
Se il buon giorno si vede dal mattino, non fu proprio così per un pulcino.
Schiusosi il guscio, fece un saltello e cinguettò beato come un uccello.
Mamma chioccia preoccupata andò dal medico in giornata
e il responso del dottore suscitò grande stupore:
-Ha corde vocali da usignolo e quanto prima spiccherà il volo .-
La povera gallina si sentì spiazzata: alla diversità non era abituata.
Avere certe doti in un pollaio procura solamente un grosso guaio.
Il rischio è di essere emarginato, preso in giro o addirittura scacciato.
Intanto si era diffusa la notizia e le galline convocarono Fabrizia.
Lei fece un’arringa straordinaria che lasciò tutti col becco per aria:
-Ma ci pensate alla grande fortuna che il cielo ha mandato ad ognuna?
Essere allietate durante la cova, ditemi un po’ se non giova?
Faremo arricchire il fattore scovando uova a tutte le ore!-
Il gallo, che fino ad allora avea taciuto, volto al pulcino disse: -Benvenuto!-
Un antipasto natalizio oppure un lavoretto che finirà nella pancia dei vostri bambini?
Cibo e Parola. In collaborazione con Maria di Chiamati alla Speranza.
Facilissimo da fare questo albero di Natale!
Toccare le stelle era il mio sogno di bambina, acciuffarne almeno una da custodire in un barattolo.
Poi ho conosciuto Bobo l'uomo cannone e le stelle sono arrivate nel piatto...
CONOSCI BOBO L'UOMO CANNONE
CHE MANGIA SOLO PROSCIUTTO E MELONE?
IN UN CIRCO E' ARRUOLATO
E COME UN PROIETTILE LO HANNO SPARATO.
VOLA VELOCE FINO ALLE STELLE
E TUTTI RIDONO A CREPAPELLE.
QUANDO ARRIVA AGRANDE ALTEZZA
ALLA LUNA FA UNA CAREZZA.
LEI RICAMBIA CON AFFETTO
E GLI DONA UN BEL PACCHETTO:
"AI BAMBINI DEVI PORTARE
TANTE STELLE DA MANGIARE".
Attraverso varie attività con le foglie i bambini sono soliti dare il benvenuto all’ Autunno.
Apro le finestre del blog per fare entrare l’aria fresca di Settembre.
Una piccola ospite è venuta ad assaggiare il mio basilico. L’ho fotografata mentre era intenta a sgranocchiare una foglia. Quasi quasi direi che stava sorridendo. Si chiama Orietta e …
ORIETTA LA CAVALLETTA
A COGLIERE PETALI UNA CAVALLETTA,
ANDO’ DI BUON ORA PERCHE’ AVEVA FRETTA.
LA VIDI SU UN FIORE E POI NIENTE PIU’
PERCHE’ LEI SGAMBETTA E ZUMPETEZU’.
HA LUNGHE LE ZAMPE CHE SONO DI MOLLA,
HA DUE ANTENNINE FISSATE CON COLLA.
DI VERDE E’ VESTITA ED E’ SAPORITA,
LO DICE IL RANOCCHIO CHE L’HA MAGIATA
MA PURE IL CINESE … CHE L’HA CUCINATA!
Basta veramente poco per perdere la cognizione del tempo se è primavera, Pasqua, 25 Aprile, tutto insieme. Se ci sono gite scolastiche di mezzo e un weekend rubato per mangiare una vera pizza napoletana :)
I cigni sono il risultato di una vecchia ricetta “pane angeli”, chi si ricorda? Ma non sarei io e questi non sarebbero i Foodtales se non ci mettessi del mio.
Il sabato scatta decisamente la voglia di pizza fatta in casa.
Cibo e Parola. In collaborazione con Maria di Chiamati alla Speranza.
L'amore come forza che fa risorgere
L'amore è una forza capace di dare vita, in molti modi: è l'amore che fa nascere un figlio, quello con cui lo si educa; è l'amore con cui gli amici tirano fuori il meglio l'uno dall'altro; è quello con cui un insegnante diventa docente non solo di materie, ma anche di vita; è l'amore con cui Dio ci chiama all'esistenza e anche alla risurrezione.
“Specchio, specchio delle mie brame, chi è il ranocchio più bello del reame?”
“SPECCHIO, SPECCHIO DELLE MIE BRAME, CHI E’ IL RANOCCHIO PIU’ BELLO DEL REAME?”
OGNI MATTINA PINOCCHIO IL RANOCCHIO, L’ENIGMA PONEVA STANDO IN GINOCCHIO,
IN RIVA ALLO STAGNO VERDE PISTACCHIO, SCRUTAVA CURIOSO TENDENDO L’ORECCHIO.
“BELLO, SEI BELLO, PICCOLO RANOCCHIO MA CRESCERE DEVI, SEI ANCORA UN MARMOCCHIO!
AL COMPIMENTO DELLA MAGGIORE ETA’ TROVERAI CERTAMENTE LA DOLCE META”
IL NOSTRO RANOCCHIO FELICE E CONTENTO ALLA RICERCA DI UN FIDANZAMENTO
PER LAGHI E PER FIUMI SI MISE A VAGAR, GIUNGENDO PERFINO ALLA CORTE DELLO ZAR.
SUL COCCHIO REALE VIAGGIAVA UNA RANA, UNA ZARINA DI NOME TATJANA.
PINOCCHIO IL RANOCCHIO NE FU AFFASCINATO, PERSE I SENSI E PURE IL FIATO!
LO SVENIMENTO CREO’ CONFUSIONE, ACCORSE TATJANA IN AGITAZIONE.
A QUEL RANOCCHIO ADDORMENTATO, DIEDE UN BACIO PROLUNGATO.
UN BACIO SPECIALE, UN BACIO INCANTATO... DIVENNE COSI' IL SUO PRINCIPE AMATO!
La filastrocca è tratta da "Filastrocche a tavola" di E. Minniti, edizioni LA RONDINE.